Crisostomo

cri-sò-sto-mo

Significato Facondo, eloquente, specie detto di oratori

Etimologia voce dotta recuperata dal greco chrysóstomos, propriamente ‘bocca d’oro’, composto di chrysós ‘oro’ e stóma ‘bocca’.

  • «Non sapevo che fosse un crisostomo tale...!»

Siamo davanti a un epiteto tradizionale quanto pochi altri. Coglie una virtù eterna, probabilmente apprezzata da molto prima che se ne abbia testimonianza; e lo fa con un tono alto e classico che la rende una moneta grossa da spendere, poco adatta ai discorsi spiccioli, ma di una schiettezza immediata e invincibile.

Bocca d’oro è la traduzione letterale del chrysóstomos greco, composto con elementi non dei più arcinoti ma che, riferendosi a ‘oro’ e ‘bocca’, sono comunque celebri e variamente ricorrenti (pensiamo all’oro del cel criselefantino, del crisantemo e dell’elicrisio, alla bocca o apertura cui si riferiscono termini medici, come stomatite).
Viene da pensare che forse questa qualità poteva farsi sentire con forza singolare specie in un passato remoto. Quando la deprivazione culturale aveva modo di essere davvero abissale e senza appello, quando la formazione elevata era un appannaggio raro, e soprattutto quando la lingua dispiegava il proprio potere quasi solo da bocca a orecchio, le capacità di una persona di parlare bene potevano spiccare in un modo che oggi facciamo fatica a immaginare. Ed è questo il senso in cui il ‘crisostomo’ è bocca d’oro: è facondo, parla meravigliosamente, con facilità fluente e ricca, con scioltezza ed espressività ornata. Ed era un epiteto per oratori di particolare eloquenza.

In questa veste è stato legato per eccellenza ad alcune personalità, come san Giovanni Crisostomo, vescovo e teologo greco vissuto nella seconda metà del IV secolo, ma possiamo considerarlo con versatilità, sostantivo e aggettivo.

Possiamo parlare delle personalità crisostome che intervengono alla manifestazione, del crisostomo che vive al nostro stesso piano e c’incanta con modi deliziosi di raccontare fatti prossimi e lontani, della studente crisostoma che si fa notare subito alle interrogazioni. Un uso fine ma anche un po’ pretenzioso; si presta bene all’ironia, e a riferirsi al figuro crisostomo che sciorina un turpiloquio ininterrotto alla fermata del bus, ma anche a una serietà che vuole scegliere le proprie parole con cura molto evidente.
Inoltre, curiosamente, dal figurato si può tornare indietro.

Se parlo delle fortune di un rapper crisostomo, può darsi che io non mi riferisca tanto alla maestria dei suoi versi sciolti e trascinanti, quanto al suo sorriso, e al revival estetizzante dei denti incapsulati d’oro: recuperando il senso originario, si può scherzosamente ripassare al concreto.

Parola pubblicata il 24 Aprile 2025